MARTINI ARTURO (1889-1947) Visitazione 1927
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Nome opera:Visitazione 1927
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Nome autore:MARTINI ARTURO
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Tecnica:Scultura pietra
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Anno/periodo:1927
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Altezza:cm. 26
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Larghezza:cm. 23
DISPONIBILE
"Visitazione 1927" di Arturo Martini - Un Capolavoro della Scultura Italiana del Novecento
"Visitazione 1927" è una scultura realizzata da Arturo Martini nel 1927. Con dimensioni di 26 cm in altezza e 23 cm in larghezza, quest'opera rappresenta uno dei momenti più alti della carriera dello scultore trevigiano, esemplificando la sua capacità di fondere tradizione e innovazione in una sintesi perfetta.
La scultura raffigura l'incontro tra Elisabetta e Maria, un momento sacro che Martini risolve attraverso un abbraccio che fonde le due figure in un tutt'uno compatto. Le forme piramidali, che culminano nel bacio tra le due donne, conferiscono all'opera una struttura solida e monumentale, nonostante le dimensioni relativamente contenute. La modellazione essenziale e le masse semplificate e levigate sono caratteristiche dello stile di Martini degli anni '20, influenzato dai principi di Valori Plastici e dalla cultura popolare.
Arturo Martini (Treviso, 11 agosto 1889 – Milano, 22 marzo 1947) è stato uno degli scultori più importanti del XX secolo in Italia. La sua formazione iniziale come orafo e ceramista, unita ai contatti con la cultura europea attraverso soggiorni a Monaco e Parigi, ha contribuito a sviluppare uno stile che, pur rimanendo legato alla tradizione, esplorava nuove forme espressive. Martini ha partecipato a importanti manifestazioni artistiche, come la Secessione Romana e le Biennali di Venezia, dove ha esposto le sue opere nelle edizioni del 1926 e del 1929.
Caratteristiche principali:
- Autore: Arturo Martini (1889-1947)
- Anno: 1927
- Dimensioni: 26 x 23 cm
- Materiale: Creta (modellazione semplificata)
- Stile: Scultura del Novecento, influenze di Valori Plastici e cultura popolare
Arturo Martini è stato un maestro nell'uso di vari materiali, dal legno al bronzo, dalla creta alla pietra. Le sue opere, come "Il bevitore" (1926), "La pisana" (1930), e "La sete" (1934), riflettono una continua ricerca di libertà espressiva, culminata in creazioni che sfidano le convenzioni della statuaria tradizionale.
"Visitazione 1927" è un'opera che non solo rappresenta un momento sacro, ma incarna anche la visione di Martini di un'arte che trascende il tempo, fondendosi in un'astrazione che continua a parlare alle generazioni future.
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